Palermo, situata sulla costa nord occidentale e capoluogo dell’Isola, ricca di storia, cultura, arte e tradizioni è una meta imperdibile se si visita l’isola. La città, con una storia millenaria, riflette le influenze di diverse culture, tra cui fenicia, romana, bizantina, araba, normanna e spagnola. Questa mescolanza di influenze si manifesta nel ricco patrimonio culturale della città, evidenziato dai monumenti, chiese, palazzi e mercati che narrano la sua storia. Perdersi tra le strade di Palermo equivale a un viaggio nella storia, un’esperienza da non perdere se ci si trova nei paraggi di Palermo.
Un possibile punto di partenza dell’itinerario potrebbe essere Piazza Indipendenza, una delle Piazze centrali di Palermo da cui si diramano le vie per moltissimi punti di attrazione della città. Da qui è possibile ammirare Porta Nuova, la Cappella Palatina e Palazzo Reale. La piazza ospita un ampio giardino, al cui centro si erge l’obelisco in onore dei Martiri dell’Indipendenza Italiana. Dalla piazza, si accede facilmente al Palazzo Reale (o Palazzo dei Normanni), un gioiello del percorso arabo-normanno costruito nel X secolo. Il palazzo rappresenta il perfetto mix delle due popolazioni che abitarono la città, gli arabi che lasciarono tracce nell’architettura del Palazzo e i Normanni che lo scelsero come loro residenza. Ad oggi, il Palazzo ospita l’Assemblea della Regione Sicilia, sede del parlamento siciliano, il parlamento più antico d’Europa.
All’interno del Palazzo si trova la Cappella Palatina, eretta nel 1130 da re Ruggero II, desideroso di avere una cappella privata nel Palazzo. Questa rappresenta un punto d’incontro tra culture e religioni diverse, coinvolgendo maestranze islamiche, latine e bizantine sia nell’architettura che nella decorazione. I mosaici della Cappella sono la principale attrazione, costituiti da due lastre di vetro separate da uno strato sottile d’oro che brilla alla luce, rappresentando la Parola di Dio.
Per raggiungere la Cattedrale di Palermo, le cui origini risalgono al 1170, durante il regno di Guglielmo II, basta addentrarsi tra le antiche vie circostanti. Durante l’occupazione saracena, la Cattedrale fu trasformata in una moschea, per poi tornare al culto cristiano con l’arrivo dei Normanni nel 1072. L’alternanza di culti ha arricchito la Cattedrale con opere d’arte e decorazioni appartenenti a diverse epoche e culture, rendendola un gioiello dal valore inestimabile. Ma non solo arabo-normanna; Palermo è anche barocca, grazie ai numerosi esempi di architettura che lo dimostrano, come la Chiesa del Santissimo Salvatore. Fondata in epoca normanna, la chiesa subì la sua prima trasformazione nel 1528, quando la struttura normanna originale fu modificata in una forma basilicale. Nel 1682, Paolo Amato rivoluzionò completamente la struttura della chiesa, rendendola un eccellente esempio di architettura barocca.
Per gli amanti del teatro, una visita ai teatri storici palermitani è d’obbligo: il Teatro Massimo e il Teatro Politeama. Il Teatro Massimo, il terzo teatro lirico più grande in Europa, domina Piazza Giuseppe Verdi con la sua elegante architettura. Il Teatro Politeama, imponente edificio in stile pompeiano e neoclassico, sorge su Piazza Ruggero Settimo, inaugurato nel 1874 con l’opera “i Capuleti e i Montecchi”.
Tuttavia, non possiamo trascurare il fatto che Palermo sia anche la regina dello street food, rendendo imprescindibile una pausa dedicata alla tradizione culinaria e folkloristica siciliana presso l’Antico Mercato del Capo. Questo mercato, nato in epoca musulmana e abitato dagli Schiavoni, pirati e commercianti di schiavi, è il cuore pulsante del folklore palermitano, caratterizzato dai profumi delle delizie tipiche siciliane e dal caratteristico “abbanniare” (richiamare urlando) dei venditori.