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Alla scoperta della Palermo multietnica

Inizia il tour alla scoperta dei luoghi più suggestivi di Palermo, tra vie e monumenti che hanno segnato la storia della città e che l’hanno resa la culla di una cultura multietnica. Città piena di bellezza che non smette mai di stupire, lasciando tutti a bocca aperta.

Il tour comincia da Piazza Stazione, chiamata Piazza Giulio Cesare caratterizzata da un imponente edificio in stile neoclassico e liberty. Al centro della Piazza si erge la statua in onore di Vittorio Emanuele. Proseguendo dritto, di fronte la piazza, troverete l’ampio ingresso su via Roma una delle vie centrali della città. Mentre a sinistra si estende via Maqueda, che prosegue fino a Piazza Verdi, dove si erge il Teatro Massimo.

Durante il tour una passeggiata lungo via Maqueda vi permetterà di ammirare alcune delle bellezze della città. La Via rappresenta il cuore della multietnicità della città; oltre a costeggiare diversi luoghi di interesse per i turisti che arrivano in città, come il mercato Ballarò, Piazza Pretoria e Piazza Verdi.
La multietnicità di Via Maqueda è data dalla presenza di numerose popolazioni provenienti dall’Africa, Sri Lanka e Bangladesh che hanno aperto varie botteghe a conduzione familiare. La loro presenza è inoltre testimoniata dalla moschea situata in Via Giosafat.

La via si dirama anche sulla meravigliosa piazza ottagonale, I Quatto Canti. Altra piazza che si affaccia sulla via è Piazza Pretoria chiamata anche Piazza della Vergogna, simbolo del Rinascimento toscano, è una delle piazze più belle d’Italia. Gli anelli concentrici che costituiscono la fontana sono divisi tra loro da vasche di acqua con delle scalinate che fungono da ponti e parapetti di marmo, mentre al centro si erge uno stelo di tre vasche una sopra l’altra. La piazza magica e maestosa nella sua meraviglia, è colma di palazzi storici e il folklore palermitano.

Tappa successiva del tour, proseguendo per via Bellini, è la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, da sempre un punto focale per la vita religiosa della città, una delle massime espressioni del barocco in città. Impiegata inizialmente per ospitare le peccatrici pentite, nel XVI si trasformò in un regolare monastero per le fanciulle dell’alta società. La chiesa come è conosciuta oggi è il frutto della decisione delle suore di Santa Caterina della seconda metà del XVI secolo che decisero di costruirne una più imponente e sfarzosa. In stile barocco, la Chiesa presenta una croce latina con sei cappelle ai lati delle navate. L’opera decorativa esprime in toto l’idea dell’horror vacui tipica del periodo barocco, dove si alternano marmi mischi e tramischi variopinti.

Il nostro tour barocco continua con la Chiesa del Gesù, conosciuta come Casa Professa che si trova alla fine del mercato di Ballarò, e appartenente all’ordine dei Gesuiti. Uno dei monumenti più importanti della città, rimarrete estasiati ammirando la bellezza dei suoi interni tutti decorati in maniera fastosa e appariscente tipica del barocco siciliano, in contrasto con la facciata austera. Una pianta a croce latina con tre navate caratterizza la chiesa, interamente decorata da cima a fondo. Un vero gioiello del periodo barocco dal valore inestimabile.

Arrivata l’ora del pranzo, non possiamo non fermarci in uno dei mercati più caratteristici della città: il Mercato di Ballarò, tripudio di energie, colori e tradizione. Qui incontrerete tantissime bancarelle e botteghe che vendono ogni tipo di genere alimentare: pesce, carni, frutta, formaggi, spezie e tano altro. Verrete catturati dalle grida, dei mercanti che invitano i passanti ad avvicinarsi alle proprie bancarelle, il cosiddetto abbanniare in siciliano. Non rimarrete assolutamente delusi da questa chicca, e uscirete da lì ampiamente sazi.

Dopo la pausa pranzo, continua il tour alla scoperta della multietnicità di Palermo, con la visita al quartiere ebraico di Harat al Yahud, quartiere testimone della cultura ebraica dal VI secolo fino al 1492. Il quartiere offre una visuale su quella che è stata la vita ebraica del tempo, racchiude l’Archivio storico comunale oltre alla chiesa di S. Nicolò da Tolentino, che fu edificato sui resti dell’antica sinagoga. Il quartire è suddiviso in due rioni, La Meschita e La Guzzetta e il cimitero si trovava al di fuori della Porta di Termini, dove ad oggi si trova Corso dei Mille.

Penultima tappa del tour è la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, gioiello del patrimonio artistico e culturale musulmano della città. Durante il dominio arabo, infatti, probabilmente vi sorgeva una moschea araba che non ha mai perso, nel corso dei secoli, la sua funzione religiosa, diventando anche chiesa e convento durante il periodo normanno. La chiesa è famosa per i suoi tetti caratterizzati da piccole cupole rosse che la fanno ergere alta nel cielo palermitano, che si affacciano su Via Maqueda e la rendono iconica. Una tappa fondamentale nella scoperta della storia multietnica di Palermo.

Il tour si conclude a Piazza Indipendenza, una delle piazze principali della città e dalla quale si può ammirare Porta Nuova, la Cappella Palatina e Palazzo Reale. La piazza è caratterizzata anche da un giardino verde rigoglioso dove si erge l’obelisco in onore dei Martiri dell’Indipendenza Italiana.

 

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